Descrizione
Denominato Corvino fino al 20 Maggio 1871, diventa Corvino San Quirico riprendendo il nome del titolare della Chiesa Parrocchiale ( Quirico era il figlio di Giulietta, da cui deriva anche Santa Giuletta, entrambi martirizzati in Grecia nel IV secolo d.c.). Il toponimo Corvino può riflettere un nome di persona latino o medioevale Corvino, gli eruditi in passato lo interpretavano come un ricordo di M. Valerio Messala Corvino che vi avrebbe avuto possedimenti.
Dal 936 fu proprietà del monastero di San Salvatore in Pavia, al quale era stato donato dall'imperatore Ottone, fece poi parte del feudo di Casteggio, dal quale fu smembrato nel 1470 per essere assegnato agli Arcimboldi. Nel 1504 pervenne ai Mezzabarba che nel 1602 ne ottennero il titolo comitale.
Il territorio del Comune è quasi identico a quello della Parrocchia ( fa eccezione la frazione Casa Chiodi ). Esso è popolato da diversi gruppi di case che vanno dalla pianura alla sommità delle colline.
La Chiesa Parrocchiale sorgeva solitaria in un punto centrale fra le diverse frazioni : solo nel 1896 poco distante da essa, su un’area donata dal Parroco per questo scopo, fu eretto il Municipio.
Il 24 novembre del 1944 durante la guerra, il prevosto Don Felice Ciparelli, di anni 74, si era recato come solito a suonare le campane per il mezzogiorno e si era fermato sui gradini dell'altare maggiore per recitare l'Angelus. Una squadra di militi repubblicani, che di nascosto si era avvicinata alla chiesa, confuse quel suono per un segnale di allarme ed uno di loro, entrato in chiesa, si scagliò contro il sacerdote e lo uccise. Il duplice sacrilegio produsse un’enorme clamore per la stima che quell’ uomo di Dio godeva in tutta la diocesi. La popolazione eresse un cippo alla memoria dell'amato pastore che possiamo ammirare ancora oggi davanti alla Chiesa Parrocchiale.
Più in alto sopra una pendice collinare è sito il Castello, costruito secondo la tradizione: tre palazzi posti in modo da formare due angoli retti e racchiudere in mezzo un cortile. Sempre secondo la tradizione, due dei tre edifici furono distrutti in gran parte da un incendio. Quel che rimane sembra fatto a scopo di abitazione, quindi più che un castello sembra un maniero. Unica casa antica è una colombaia o "casa forte" ai piedi della salita che va al castello.
La frazione più vasta di Corvino San Quirico èFumo ( prima citazione della sua esistenza nel 1198 ), sorta lungo l’antica via Romera e favorita nel suo sviluppo dall'intenso traffico e dalla ricchezza dei campi che la circondavano.
Qui vi era solo un piccolo oratorio, ma grazie ad una donazione della mamma del canonico Don Arturo Perduca ( della congregazione di Don Orione) venne eretto il Santuario dedicato alla Madonna di Caravaggio su disegno dell' Architetto Bruzzo di Genova, il quale intese riecheggiare la Basilica di San Vincenzo in Prato di Milano.
Don Perduca benedì la prima pietra il 15 maggio1938. L'inaugurazione, compiuta dal Vescovo Monsignor Melchiori, avvenne il 2 maggio 1939 alla presenza dello stesso Don Orione.
Dopo la morte del Canonico Perduca ( 1960 ) vennero delineati e realizzati i progetti per una Casa della Gioventù, per una Casa di Riposo e per un Asilo Infantile, tutti a corona del Santuario.
L'oratorio della Beata Vergine della Neve, che ha dato nome alla frazione Oratorio sulla collina corvinese, fu eretto nel 1825 come ringraziamento perchè il paese era stato protetto dal colera.
Sulla collina di fronte a Corvino San Quirico è situata la frazione Mazzolino. La strada che vi conduce fu costruita alla fine del 1800 dal Marchese Gaspare Corti che ivi possedeva dei beni. Questo luogo doveva essere parrocchia prima che fosse eretta l'attuale chiesa di San Quirico, perché nominato nelle chiese dipendenti dalla pieve di Casteggio nel 1511.
Dal 936 fu proprietà del monastero di San Salvatore in Pavia, al quale era stato donato dall'imperatore Ottone, fece poi parte del feudo di Casteggio, dal quale fu smembrato nel 1470 per essere assegnato agli Arcimboldi. Nel 1504 pervenne ai Mezzabarba che nel 1602 ne ottennero il titolo comitale.
Il territorio del Comune è quasi identico a quello della Parrocchia ( fa eccezione la frazione Casa Chiodi ). Esso è popolato da diversi gruppi di case che vanno dalla pianura alla sommità delle colline.
La Chiesa Parrocchiale sorgeva solitaria in un punto centrale fra le diverse frazioni : solo nel 1896 poco distante da essa, su un’area donata dal Parroco per questo scopo, fu eretto il Municipio.
Il 24 novembre del 1944 durante la guerra, il prevosto Don Felice Ciparelli, di anni 74, si era recato come solito a suonare le campane per il mezzogiorno e si era fermato sui gradini dell'altare maggiore per recitare l'Angelus. Una squadra di militi repubblicani, che di nascosto si era avvicinata alla chiesa, confuse quel suono per un segnale di allarme ed uno di loro, entrato in chiesa, si scagliò contro il sacerdote e lo uccise. Il duplice sacrilegio produsse un’enorme clamore per la stima che quell’ uomo di Dio godeva in tutta la diocesi. La popolazione eresse un cippo alla memoria dell'amato pastore che possiamo ammirare ancora oggi davanti alla Chiesa Parrocchiale.
Più in alto sopra una pendice collinare è sito il Castello, costruito secondo la tradizione: tre palazzi posti in modo da formare due angoli retti e racchiudere in mezzo un cortile. Sempre secondo la tradizione, due dei tre edifici furono distrutti in gran parte da un incendio. Quel che rimane sembra fatto a scopo di abitazione, quindi più che un castello sembra un maniero. Unica casa antica è una colombaia o "casa forte" ai piedi della salita che va al castello.
La frazione più vasta di Corvino San Quirico èFumo ( prima citazione della sua esistenza nel 1198 ), sorta lungo l’antica via Romera e favorita nel suo sviluppo dall'intenso traffico e dalla ricchezza dei campi che la circondavano.
Qui vi era solo un piccolo oratorio, ma grazie ad una donazione della mamma del canonico Don Arturo Perduca ( della congregazione di Don Orione) venne eretto il Santuario dedicato alla Madonna di Caravaggio su disegno dell' Architetto Bruzzo di Genova, il quale intese riecheggiare la Basilica di San Vincenzo in Prato di Milano.
Don Perduca benedì la prima pietra il 15 maggio1938. L'inaugurazione, compiuta dal Vescovo Monsignor Melchiori, avvenne il 2 maggio 1939 alla presenza dello stesso Don Orione.
Dopo la morte del Canonico Perduca ( 1960 ) vennero delineati e realizzati i progetti per una Casa della Gioventù, per una Casa di Riposo e per un Asilo Infantile, tutti a corona del Santuario.
L'oratorio della Beata Vergine della Neve, che ha dato nome alla frazione Oratorio sulla collina corvinese, fu eretto nel 1825 come ringraziamento perchè il paese era stato protetto dal colera.
Sulla collina di fronte a Corvino San Quirico è situata la frazione Mazzolino. La strada che vi conduce fu costruita alla fine del 1800 dal Marchese Gaspare Corti che ivi possedeva dei beni. Questo luogo doveva essere parrocchia prima che fosse eretta l'attuale chiesa di San Quirico, perché nominato nelle chiese dipendenti dalla pieve di Casteggio nel 1511.